La mia Mafalda è ispirata al personaggio delle strisce di Quino, ma è molto di più.
E’ una bambina di sei anni e odia la minestra, come tutte le imposizioni. Spesso spettinata e con le calze calate sulle caviglie, è irriverente e intelligente. Si guarda intorno con occhi aperti e acuti, osserva e si interroga. Non si preoccupa di quello che gli adulti potranno rimproverarle, immagina un mondo migliore, senza guerra e senza povertà e si chiede perchè i grandi non se ne occupino.
Pone domande imbarazzanti ed ha una grande energia e un grande senso dell’umorismo.
Non si cura dell’aspetto, ma quale bambino lo fa? Basta essere comodi e se i capelli si ribellano che ci puoi fare, capita!
Crede in se stessa e nella forza delle idee e della contestazione. Non si piega ma protesta se le cose non vanno, senza violenza ma si fa sentire, i bambini ne sono esperti!
Con grande sorpresa ho scoperto che è nata nel 1963, disegnata per la pubblicità di una marca di elettrodomestici, che poi non la vuole, regalandole una vita libera.
Spinosa, imperfetta, forte e presente al mondo e a se stessa. Non disciplinabile, per fortuna.
La mia Mafalda da oggi ha diritto di cittadinanza nel mio personale condominio!!